L’Enduro, fino agli anni settanta denominato Regolarità, è una specialità del motociclismo che si concretizza in gare di regolarità su percorsi prevalentemente sterrati, con medie velocistiche e tempi d’impiego prefissati, nel rispetto del codice della strada vigente……
Il termine enduro deriva dall’inglese “endurance“, cioè “resistenza”, infatti tale disciplina si pratica principalmente su strade sterrate e mulattiere con qualsiasi condizione del terreno e meteorologica, richiedendo quindi una notevole resistenza fisica ai piloti. Tale disciplina è nata e si è evoluta in Europa ed è poi dilagata nel resto del mondo riscuotendo molto successo……
Le motociclette da enduro differiscono dalle motociclette da motocross, in quanto devono rispettare le norme imposte dal codice della strada. Possono infatti circolare sulle strade aperte al traffico, essendo provviste di impianto di illuminazione (fari), indicatori di direzione, targa, terminale di scarico e pneumatici omologati.
Poiché, come nel cross, le motociclette non hanno necessità aerodinamiche, esse non presentano alcun tipo di carenatura. La carrozzeria è dunque limitata ai parafanghi, a piccoli fianchetti laterali a protezione del telaio, dello scarico, della cassa filtro ed ai convogliatori d’aria per i radiatori. Data l’alta probabilità di caduta in questo sport, i vari pezzi che compongono la carrozzeria sono prodotti in polipropilene, un polimero semicristallino caratterizzato da un elevato carico di rottura. La ciclistica (telaio e sospensioni) deve essere in grado di assorbire le asperità del terreno accidentato e deve assicurare la trazione anche su terreni difficili come fango e ghiaia.
Anteriormente la sospensione, detta forcella, è molto robusta e presenta una elevata escursione. Spesso gli steli sono protetti da sporcizia e detriti tramite l’utilizzo di copristeli in gomma. Tuttavia questa pratica è divenuta superflua con l’utilizzo delle più moderne forcelle “rovesciate” che possono essere protette con l’installazione di sottili profili in materiale plastico fissati al piedino della forcella stessa. Anche al posteriore si trovano sospensioni dalla elevata escursione.
In questo articolo voglio trattare specificatamente di alcune moto che hanno caratterizzato questa tipologia di disciplina e lo farò tramite LINK diretti al nostro sito di ricordi Curiosando708090 con post tutti con curiosità, caratteristiche, VIDEO con sound e belle FOTO ….. Dai partiamo !!!!
YAMAHA XT 250 – (dal 1975) – Qui ora
FANTIC MOTOR CABALLERO la storia di un mito – Qui ora
CAGIVA ELEFANT – (1984/1998) – Qui ora
YAMAHA TT 600 (1983/1991) – Qui ora
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